giovedì 13 dicembre 2012

Chanukkà

Siamo nel quinto degli otto giorni di Chanukkà e ieri sera, con il gruppo che segue "Potere dei Salmi" ho condiviso una cena-lezione  con grande gioia.
Dopo una descrizione di questa festività ebraica, ho letto le benedizioni in ebraico e italiano, quindi abbiamo acceso insieme le candele di Chanukkà, prima lo shammàsh, il servitore, e con quello le altre cinque.
Fatto questo, ho letto l'Haneròt hallalu e il salmo 30.
Chanukkà è la festa della luce che ricorda il miracolo dell'olio della menorà del Tempio, insufficiente, ma che durò per otto giorni quando, nel 165 a.C. gli ebrei si ribellarono ad Antioco IV che voleva imporre la cultura ellenistica sradicando la religione ebraica e profanando il Tempio.
Questi otto giorni sono giorni di miracoli, in cui diventiamo "ambasciatori di Luce", Luce che - come facciamo anche con Reiki - possiamo inviare a chi ne ha bisogno per la propria guarigione fisica, psichica, spirituale...
Secondo la tradizione consolidata, abbiamo acceso le candele da sinistra a destra, una per volta, perché nei momenti di buio profondo, di difficoltà ormai divenute croniche, non si può risolvere tutto di colpo, ma solo un passo per volta, così come ogni giorno a Chanukkà si accende una candela in più per sconfiggere il buio.

Terminato il rito, ci siamo divertiti, giocando come bambini con lo sevivòn, la tradizionale trottolina che, essendo fuori da Israele, riporta le lettere nun, ghimel, hé, shin, acronimo di ness gadol hayà sham (un grande miracolo è avvenuto là). 
Le lettere in Israele sono nun, ghimel, hé, , e l'acronimo diviene ness gadol hayà pò, un grande miracolo è accaduto qui.

Dopo è iniziata la cena, davvero ottima e in allegria, grazie alle ricette tradizionali di vari Paesi utilizzate dal gruppo per prepararla.
Il menu:
  • Latkes di patate con zucchine e carote
  • Gefillte Fish
  • Moussaka
  • Crostata di visciole e ricotta
  • Bomboloni
Lo stimolo era dato dalla mitzvot, il precetto, che impone di non digiunare durante gli otto giorni di Chanukkà.
Naturalmente, prima dei dolci, i regali che la tradizione prescrive per questa festa.
Chanukkà Saméach

1 commento:

  1. Grazie Antonio, anche questa cena/lezione mi ha fatto sentire bene.
    E' bello apprendere tradizioni antiche, avvicinarsi a una cultura diversa, scoprire come tutti possiamo essere uniti nella ricerca spirituale.
    Abbiamo pregato in raccoglimento, assorti dinanzi alle luci delle candele, che si accendevano, una dopo l'altra e poi abbiamo condiviso con gioia e curiosità il cibo.
    Ciò che mi ha fatto più riflettere è stato sentirci definire "ambasciatori di luce" e che questi 8 giorni sono "giorni di miracoli".
    Ho percepito che è come se si aprisse un portale, si attiva una connessione con i mondi superiori e noi possiamo alzare lo sguardo e chiedere intensamente che la Luce vada a irradiare e guarire chi ne ha più bisogno.
    Come sarebbe potente la nostra richiesta, se tutti insieme nel mondo ci ricordassimo di farla...in fondo è questo che ci viene chiesto, proprio come anche Reiki ci insegna, di esserci...
    Bene io ci sono!

    RispondiElimina